Dal Duomo all’ Arco della Pace

Partendo dalla piazza Duomo si apre la via Mercanti, dove si fronteggiano il Palazzo dei Giureconsulti (1564), con una torretta alla cui base, entro una nicchia, si trova la statua di Sant’Ambrogio; il Palazzo della Ragione o “Broletto Nuovo”, solenne edificio medioevale (1233), che si apre, al piano rialzato, in un vasto portico a tre file di arcate sorrette da poderosi pilastri. Al di lą di questo portico si accede nel pił pittoresco e suggestivo angolo della vecchia Milano: piazza Mercanti, unica superstite della cittą medioevale. Nel visitare la silenziosa piazza sembra di tornare indietro di secoli. E’ infatti racchiusa da palazzi che costituivano il cuore dell’antichissimo Comune. In mezzo alla piazza si eleva un grazioso “pozzale” nella cui base venne posta la cosiddetta “pietra dei falliti”. Secondo la tradizione, venivano obbligati a sedersi qui i mercanti che non davano pił affidamento…perchč falliti.
Proseguendo attraverso via Orefici raggiungiamo la vivacissima piazza Cordusio, al centro della quale sta il monumento a Giuseppe Parini. Deviando momentaneamente dal percorso ideale, da Piazza Cordusio, attraverso via Casati e via Negri si puņ raggiungere piazza degli Affari, dove ha sede l’omonimo palazzo. Si prosegue poi per via Dante, tra i pił riusciti esempi della cittą umbertina (1890), che unisce scenograficamente piazza Cordusio al Castello Sforzesco. Al civico n.2 č situato il Palazzo Carmagnola, unico scampato alle demolizioni ottocentesche. Poco lontano, al n. 50 di Foro Buonaparte, č la fondazione Antonio Mazzotta, con una interessante collezione di opere su carta di artisti italiani e stranieri dell’800 e del ‘900.
Al termine, via Dante si apre nel Largo Cairoli, ornato al centro del monumento a Garibaldi, scolpito nel 1895 da Ettore Ximenes. Ai lati del Largo si diramano i due bracci del Foro Bonaparte, vasta arteria alberata ispirata dallo sfortunato progetto neoclassico dell’Antolini, che recinge con un immenso semicerchio l’imponente Castello Sforzesco, il pił grande monumento civile della Milano rinascimentale. Nelle sale che circondano la Corte Ducale hanno sede i Musei Artistici, che comprendono collezioni di pittura e di scultura di grande interesse, come la stupenda “Pietra Rondanini” del sommo Michelangelo e il monumento equestre a Barnabņ Visconti. Fra i caplavori della Pinacoteca, poi, sono da citare opere bellissime di Giovanni Bellini, di Antonello da Messina, del Tintoretto e altre ancora. Dalle sale della Rocchetta si discende nell’elegante cortile omonimo e si entra poi nella Sala dei Tesori e di Luca Beltrami, ornata da affreschi di scuola lombarda. I locali intorno ospitano: l’Archivio Storico del Comune, la Biblioteca Trivulziana. che conserva preziosi manoscritti, ed un ricco Medagliere, costituito da migliaia di pezzi.
Dietro il Castello Sforzesco si estende il Parco Sempione, grande oasi di verde che ha per sfondo l’Arco della Pace. Nella zona del Parco si trovano anche interessanti edifici, quali l’Acquario Civico, l’Anfiteatro dell’Arena, stupenda costruzione neoclassica di Luigi Canonica, inaugurata nel 1807 da Napoleone; il Palazzo dell’Arte, sede della Mostra Triennale dell’Arte Decorativa e di altre diverse manifestazioni.
Non molto distante si innalza l’ardita Torre del Parco, tutta in acciaio, che culmina in una terrazza belvedere dalla quale si puņ ammirare l’immenso panorama della cittą. Oltre il Parco sorge il monumentale Arco della Pace o del Sempione, iniziato nel 1807 sul progetto di Luigi Cagnola. L’Arco č dedicato all’Imperatore d’Austria Francesco I, ed č denominato Arco della Pace per ricordare la pace europea del 1815. Sormontato da una grande sestiga di cavalli in corsa, L’Arco avrebbe dovuto celebrare le gesta di Napoleone I, ma gli eventi storici non lo permisero. Nel 1859, invece, l’Arco vide entrare trionfalmente a Milano Vittorio Emanuele II e Napoleone III, subito dopo la seconda Guerra d’Indipendenza.