Parco Lambro

Nella zona nord-est di Milano, al confine col comune di Segrate, si estende la vasta area verde del Parco Lambro che, con i suoi 90 ettari di superficie, è uno dei più grandi della città.
Il Parco nacque nel 1936 su progetto dell’architetto Casiraghi, basato sull’idea di mantenere il paesaggio naturale lombardo, sfruttando sia la risorsa idrica che la vegetazione spontanea ivi presenti. Durante l’ultima Guerra però, il Parco fu devastato e il suo progetto originario letteralmente ridotto in ceneri dai milanesi, che, attanagliati dal gelido inverno del 1941, ne distrussero il patrimonio arboreo. Nel 1946 il comune ne dispose la ricostruzione, realizzata nel corso degli anni ’50-’60 con l’acquisizione anche di nuove aree.
Oggi il Parco è situato in un contesto di insediamenti industriali e attraversato dalla tangenziale est che lo taglia in due parti, ma nonostante ciò conserva un piacevole aspetto campestre. Al suo interno permangono tuttora alcuniantichi insediamenti rurali, tra cui due cascine (dette di S. Gregorio Biblioteca) nella zona orientale e un gruppo di mulini in quella occidentale. Di questi, il Mulino Torretta, presente già dal ‘600, conserva ancora in parte la struttura tipica del mulino lombardo. Il parco è attraversato da sud a nord dal fiume Lambro, a cui deve il nome, e da numerose rogge e laghetti che si intrecciano nella zona, risultando così molto ricco d’acqua.
Risistemato e allargato ulteriormente in tempi recenti, è ben attrezzato con campi da gioco, impiantisportivi e strutture di servizio e di ristoro. Attività ricreative e educative vengono organizzate dalla Cooperativa Sociale Il Fontanile, che ha sede nella Cascina Biblioteca.