Milano ricicla il sughero: ecco perché

Il riciclo, lo abbiamo detto altre volte, è la vera fonte energetica del futuro e questo lo hanno capito in tanti. A Milano, ad esempio, è partita un’iniziativa unica in Italia, destinata al finanziamento del Parco della vita.

Il riciclo per il futuro

Non solo sughero ma anche plastica, i famosi tappi delle bottiglie che in molte scuole i bambini raccolgono proprio a questo scopo. Un camion parte vuoto da Milano e torna pieno di questi tappi colorati, per tre volte alla settimana e a svolgere tutto il lavoro sono solo 5 persone. Perché lo fanno? Perché con il riciclo trovano fondi per sostenere la ricerca scientifica. Fanno tutto loro, nessun aiuto, non come noi che se dobbiamo trasportare qualcosa ci rivolgiamo a traslochi Milano ed è fatta, no, fanno tutto loro 5!

A raccontare come funziona questa macchina del riciclo è Giorgio Furlani, un settantasettenne che, in questa opera, ha trovato un nuovo lavoro: «I punti di raccolta vanno dalla Valtellina alla Brianza. Sono soprattutto scuole e associazioni». Una volta al mese arrivano i volontari di AMS a ritirare i sacchi e li vendono ad aziende che li lavorano, qui i tappi vengono macinati fino a diventare piccoli come lenticchie. Poi si trasformano in bidoni per i rifiuti, cassette per la frutta e altri oggetti”. In un anno AMS ha raccolto 1540 quintali di tappi che hanno reso 27 mila euro con cui finanzieranno una biologa genetista che fa ricerche sulle malattie del sangue.

Dalla plastica al sughero

Da qualche anno è stata abbinata, alla raccolta della plastica, quella del sughero che viene conferito ad aziende che lo utilizzano per la coibentazione. In questo caso il lavoro diventa anche sociale, visto che a pulire e selezionare i tappi di sughero è una famiglia con un figlio disabile.

Un’altra onlus fa la raccolta del sughero, “A mani aperte” che racconta il perché del recupero del sughero: «È un prodotto prezioso servono 40 anni per estrarre i primi tappi dagli alberi, dieci per il secondo utilizzo. Ed è usato in settori impensabili, dai motori alle stampanti. Per dargli nuova vita ci siamo inventati un kit di raccolta per i punti in cui le persone possono portare i turaccioli.” I fondi, in questo caso, sono destinati al Parco della Vita a Cesano Boscone, un’area di 16 ettari che vogliono far diventare il bosco di città.

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