Al via i ristori: il decreto Draghi regola i sostegni a fondo perduto

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Il decreto Sostegni stabilito dal Governo Draghi è pronto a entrare in funzione. Il Consiglio dei Ministri ha risolto una serie di questioni rimaste in sospeso, soprattutto per quanto riguarda il condono delle vecchie cartelle esattoriali.

Il premier ha definito il decreto complesso, destinato a un ampio pubblico e focalizzato sul sostegno al lavoro, alle famiglie e alle imprese. L’obiettivo del decreto Sostegni è quello di distribuire ingenti somme di denaro. La manovra richiede uno spostamento di ben 32 miliardi, 11 delle quali destinati alle imprese. I pagamenti saranno erogati a partire dall’8 aprile presso una piattaforma, all’interno della quale bisogna fare domanda. Quindi, l’attenzione di Draghi si è diretta verso il condono delle cartelle fiscali, destinato a persone in difficoltà e pari a 2500 euro netti su 5000 lordi. Il capo del Governo ha parlato di uno Stato che ha funzionato male, con l’impossibilità di riscuotere milioni di cartelle.

I sussidi per le imprese più in difficoltà

Oltre 11 miliardi di contributi riguardano imprese e lavoratori autonomi in grave indigenza economica in seguito al Covid. I 44 articoli trapelati hanno parlato di fondi destinati ad aziende con fatturato inferiore a 10 milioni e con diminuzioni sensibili pari ad almeno il 30% nel corso dell’ultimo anno. Ciascuna impresa può ricevere il bonifico sul proprio conto corrente, oppure usufruire di un credito di imposta. Le persone fisiche possono ricevere almeno 1000 euro, mentre le giuridiche 2000. Un buon ristoro, se si considera che sul solo territorio milanese, si è calcolato che l’ammontare di perdite delle imprese in zona rossa è pari a 290 milioni a settimana, come spiegato anche sul portale Milano-Notizie.it.

Altri sussidi riguardano determinati settori specifici. Per esempio, l’ambito del turismo prevede interventi per circa 1,7 miliardi di euro, mentre per la filiera della montagna è disponibile un fondo di circa 700 milioni di euro, da attribuire anche a maestri e scuole di sci. Fondi per oltre 200 milioni di euro sono destinati anche a cinema, spettacolo e audiovisivo, mentre va segnalato l’incremento di 120 milioni per mostre e fiere, ad eccezione di fiere e congressi. Il decreto prevede un’indennità per i lavoratori dello sport, secondo quanto confermato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, per una cifra compresa tra i 1200 e i 3600 euro.

La legge di Bilancio ha anche stabilito un aumento di fondi da 150 a 350 milioni di euro per le filiere dell’agricoltura, dell’acquacoltura e della pesca. Il sistema di attuazione delle erogazioni viene definito da criteri specifici del Ministero delle Politiche Agricole, insieme alla Conferenza Stato-Regioni. Altri 200 milioni sono a vantaggio di categorie in grave crisi a causa dell’emergenza Covid, tra le quali numerose attività ristorative e commerciali. Fiere e congressi cancellati saranno coperti con fondi pari a 100 milioni. Inoltre, fino al 30 giugno 2021, sarà bloccata la tassa sui tavolini esterni di bar e ristoranti.

Circa 200 milioni saranno destinati a grandi imprese in difficoltà, ma con chance di ripresa. I prestiti dovranno restituiti al massimo in 5 anni e riguarderà aziende con oltre 250 dipendenti, bilancio superiore ai 43 milioni e fatturato al di sopra dei 50 milioni di euro. Le bollette elettriche sulle attività commerciali sono soggette a uno sconto sostanziale per sostenere al meglio le imprese, con un taglio sul trasporto di contatore e sugli oneri di sistema.

Le principali misure per il lavoro

Anche il mondo del lavoro in sé e per sé prevede una serie di misure di sostegni a fondo perduto. Le aziende con la cassa integrazione ordinaria potranno richiedere 13 settimane di misura tra il 1° aprile e il 30 giorno 2021 con causale Covid, mentre la bozza anticipa un massimo di 28 settimane fino al 31 dicembre per i lavoratori senza ammortizzatori sociali e con assegno di solidarietà.

Fino alla fine del mese di giugno, sarà in vigore il blocco dei licenziamenti. Fino a ottobre, ne sarà inserito un altro per le imprese soggette alla cassa integrazione dovuta alla pandemia, con l’eccezione delle aziende che avranno concluso la loro attività. Fino al prossimo dicembre, non serviranno più di 30 giorni in un anno per conseguire la Naspi. L’indennità sarà disponibile per un mese e il suo onere potrebbe essere pari a circa 120 milioni nel 2021. Infine, sarà possibile prorogare i contratti a tempo determinato senza alcuna causale in un’unica occasione, per una sola volta e fino al 31 dicembre del 2021.

Le altre misure del decreto Draghi

A tutto ciò, tocca aggiungere l’introduzione del Reddito d’emergenza con spesa pari a 1,52 miliardi, oltre a un rifinanziamento sostanziale del Reddito di cittadinanza. I contributi previdenziali da parte di lavoratori autonomi e professionisti con reddito al di sotto dei 50 mila euro e calo notevole del fatturato possono accedere a parte del miliardo e mezzo di euro a loro disposizione

Per vaccini e farmaci contro il Covid-19, saranno stanziati circa 2,8 miliardi, 2,1 dei quali per i vaccini e 700 milioni per le medicine. 345 milioni verranno utilizzati per coinvolgere pediatri volontari, medici curanti, specialisti ambulatoriali, medici assistenziali. Altri 51,6 milioni saranno devoluti ai Covid Hospital. 150 milioni saranno devoluti alla scuola e serviranno per assistenza psicologica e pedagogica, oltre che per l’acquisto di prodotti per pulizia e igiene. Altri 150 milioni saranno adoperati per il recupero della socialità e delle competenze degli studenti, mentre 35 serviranno per la didattica digitale nel Sud Italia.

Per gli enti locali, il decreto Sostegni vedrà un aumento di 1 miliardo di euro. 260 milioni saranno dati a Regioni e Province autonome, 800 per il Trasporto locale, 250 milioni per i ristori dei Comuni in seguito alla mancata riscossione delle tasse di soggiorno. Inoltre, un altro miliardo di euro servirà per le spese sanitarie.