Aeroporto Linate dopo la riapertura? È iper tecnologico

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La riapertura di Linate: una nuova pista per l’aeroporto

L’aeroporto di Linate ha ufficialmente riaperto, con il simbolico atterraggio del primo volo Alitalia proveniente da Roma, ed è ora tornato completamente operativo e in funzione. L’aeroporto milanese era stato chiuso, il 27 luglio scorso, per i lavori nell’ambito dell’operazione “Bridge”, con conseguente trasferimento di tutti i voli allo scalo di Malpensa, dove erano transitate circa due milioni e mezzo di persone in più, generando un prevedibile aumento dei ritardi e delle difficoltà di gestione per l’altro grande aeroporto milanese.

Tuttavia, tale operazione si è rivelata necessaria sia da un punto di vista fondamentalmente legato alla legge, sia per dare il via a un generale potenziamento strutturale e tecnologico per l’aeroporto di Linate.

Il motivo principale di questa chiusura di Linate è stato, infatti, il rifacimento della pista, operato fin dalle sue fondamenta e formalmente richiesto dall’Unione Europea, secondo le cui direttive, un completo rifacimento della pista dovrebbe essere effettuato almeno ogni vent’anni. Un obbligo che, tuttavia, è stato celermente trasformato in occasione, permettendo di potenziare alcune delle tecnologie impiegate sulla pista, alla quale sono stati garantiti innovativi sistemi di orientamento a led capaci di potenziare notevolmente la visibilità ma, contemporaneamente, di ridurre la spesa di energia elettrica con i conseguenti costi.

La ristrutturazione della pista, tuttavia, si inserisce in un ben più ampio piano di rinnovamento ambientale, strutturale e tecnologico che andrà a modificare radicalmente l’aeroporto di Linate per come lo si conosce oggi.

Linate, il restyling del complesso

I lavori per Linate, quindi, continuano e si collegano a un progetto di investimento di decine di milioni di euro che, alla fine di tutto, potrebbero aggirarsi sensibilmente attorno ai settanta, per rendere lo storico aeroporto milanese un modello tecnologico all’avanguardia nell’ottica del collegamento che, a partire dal gennaio del 2021, legherà la struttura al centro di Milano attraverso la linea 4 della metropolitana.

Le più evidenti e visibili innovazioni riguarderanno un completo rifacimento estetico degli edifici, con particolare attenzione alla facciata, per un progetto di restyling che porta la firma del noto architetto Luigi Cerri. Attualmente, un nuovo edificio, chiaramente provvisorio, sostituisce i gate di imbarco dall’1 al 9, dove si sta compiendo un generale ampliamento dell’intero corpo F che rivoluzionerà completamente l’impatto visivo della struttura.
Anche la zona arrivi e l’area deputata al ritiro dei bagagli subiranno un significativo rinnovo e ammodernamento.

Nell’ottica di rendere Linate una sorta di città-aeroporto, sono anche in programma, inoltre, la costruzione di un nuovo hotel direttamente legato all’aeroporto, l’edificazione di nuovi uffici, un rifacimento generale del sistema di Parcheggio Aeroporto Linate, che verrà sensibilmente migliorato, con nuovi parcheggi multipiano, i quali potranno garantire l’accesso diretto all’area delle partenze. Infine, il popolo milanese assisterà anche all’apertura di una nuova area business che conterrà più di venti negozi.
Insomma, varie svolte che andranno sensibilmente ad aumentare le occasioni di relax per i passeggeri ma anche le possibilità di spesa all’interno dell’aeroporto.

Una massiva iniezione di tecnologia

Il principale punto di svolta, però, per questa nuova versione futuristica di Linate, sarà l’uso straordinario e massivo di diversi sistemi ad alta tecnologia. Il focus del progetto è quello di modificare sensibilmente le procedure d’imbarco con una pesante riduzione del tempo necessario ai processi di controllo dei bagagli, mantenendo, tuttavia, elevati i fondamentali livelli di sicurezza.

Ciò sarà reso possibile grazie all’uso di nuovi dispositivi deputati al controllo del bagaglio, ossia un sistema di TAC (Linate sarà il primo aeroporto italiano ad utilizzarlo) diffuso a tutto il complesso e che andrà a sostituire il vecchio sistema a raggi X. Il sistema TAC si contraddistingue per garantire maggiore velocità e profondità nel controllo delle borse, in un contesto generale di sicurezza smart, veloce ed efficiente.

Ciò permetterà, finalmente, di far cessare i lunghi tempi d’attesa per il controllo approfondito dei bagagli e i fin troppo frequenti sequestri di oggetti inutili ma ingombranti come grandi bottiglie d’acqua e dentifrici o creme di proporzioni maggiorate, oltre a permettere di non rendere più necessaria una coda a parte per il controllo di computer e tablet.

Inoltre, anche il sistema di recupero del proprio bagaglio sarà aggiornato e modernizzato, grazie al nuovissimo BHS (baggage handling system), sistema che andrà a sostituire gli iconici, ma ormai datati, nastri trasportatori, intorno ai quali i passeggeri erano costretti ad accodarsi, nella speranza di riavere in tempi brevi il proprio bagaglio.

Oltre a ciò, e seguendo uno schema parallelo ma perfettamente integrato, l’accelerazione dei protocolli di sicurezza passerà anche per la nuova Face Spot Security, un nuovo sistema per consentire il riconoscimento dell’identità dei passeggeri. Il settore partenze vedrà comparire degli appropriati chioschi, dove ci si potrà registrare, collegando i propri dati biologici di viso e occhi ai propri documenti identificativi. Con il profilo del passeggero inserito nel database del sistema, sarà poi possibile raggiungere l’imbarco attraverso un corridoio aperto dove, a garantire il permesso di transito a chi ne ha il diritto, ci penserà un fitto sistema di telecamere di sicurezza.

Un nuovo Linate per il futuro

I tre mesi di chiusura a cui si è assistito durante l’afosa estate del 2019, erano solo la punta di un iceberg ancora tutto da scoprire e dalle potenzialità immense. Il rifacimento della pista è stato ben collocato in un vasto e ambizioso programma di rinnovamento per uno degli aeroporti più importanti d’Italia, rivelando come vi sia, attorno alla struttura, l’idea di creare un vero e proprio gioiello stilistico e tecnologico che possa ulteriormente rappresentare una grande conquista per la città di Milano.

Dopotutto, è bene ricordare che le Olimpiade Invernali previste per il 2026 sono più vicine di quanto si possa pensare e l’aeroporto di Linate si prepara ad affiancare quello di Malpensa, per consentire la migliore accoglienza possibile alle delegazioni e alle squadre che raggiungeranno Milano da ogni parte del mondo.