Incidenti stradali: le città italiane da record

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In Italia, gli incidenti stradali non accennano a diminuire. Secondo l’ultimo rapporto elaborato dall’Istat (Istituto Nazionale di Statistica), il numero di incidenti sull’intero territorio nazionale è aumentato rispetto all’anno precedente, mentre è diminuito quello dei decessi causati dai sinistri stradali. L’anno a cui si riferiscono i dati elaborati dall’Istat è il 2018; il 2017, invece, è quello usato come metro di paragone. Di seguito i numeri più importanti da conoscere, con le città italiane dove si registra il maggior numero di incidenti.

Numero di incidenti stradali con lesioni a persone nel 2018

Secondo il nuovo rapporto Istat, realizzato in collaborazione con ACI (Automobile Club d’Italia), gli incidenti stradali nel 2018 che hanno provocato lesioni a persone sono stati 172.553, in leggera diminuzione rispetto al numero registrato un anno fa (-1,5%). Il numero dei feriti complessivo è pari a 242.721, mentre il numero di decessi è calato a 3.325 (in calo dell’1,6% rispetto al 2017). Dati confortanti, soprattutto tenendo in considerazione che lo scorso anno il dato sugli incidenti mortali aveva fatto registrare un aumento del 2,9% rispetto al 2016.

Le città italiane nella lista nera dell’Istat

Nel 2018, Genova è stata la città italiana dove si sono registrati più morti sulla strada (+37 in confronto all’anno precedente), un dato che, però, è fortemente influenzato dalla tragedia del Ponte Morandi dove, a causa del crollo improvviso, persero la vita 43 persone. Dopo Genova, bollino rosso per Bari e Brescia, dove si contano rispettivamente 24 e 22 morti in più sulle strade (cresce anche il numero degli acquisti di auto usate a Bari, proprio per evitare di incidentare con le nuove). Finiscono nella lista nera dell’Istat anche le città di Messina, Chieti e Vercelli, con 19, 15 e 13 vittime in più causate da incidenti sulla rete stradale.

Le migliori città dove i morti per sinistri stradali sono in diminuzione

Modena e Foggia si dividono ex aequo la palma di città italiane del 2018 dove i morti causati da incidenti stradali sono stati in diminuzione (-18). Da segnalare anche le 16 vittime in meno registrate nei comuni di Cuneo e Trapani, che precedono Taranto, Asti e Caserta (-15).

Record negativo per l’autostrada

L’ultimo rapporto elaborato dall’Istat, assegna la maglia nera alla rete autostradale, dove le vittime sono aumentate anziché seguire il trend su scala nazionale che vede il numero dei morti complessivo in calo dell’1,6% rispetto al 2017. Stando ai numeri presentati dall’Istituto nazionale di statistica, nel 2018 si è raggiunto un numero di morti pari a 327, contro le 296 registrate nel periodo preso come riferimento (2017). Il maggiore calo si è invece avuto nelle strade extra-urbane (-4,4%), così come nella rete stradale urbana (-1,2%).

Le vittime della strada

Nel solo anno 2018, il numero di vittime della strada che rientrano nella categoria dei ciclomotoristi è aumentato del 17% (nessuna categoria ha evidenziato un aumento di questo valore). Non è stato un anno felice nemmeno per chi è alla guida degli autocarri, con i morti saliti del 15,3%. Aumento anche per il numero totale di vittime tra i pedoni (+1,5%). Diminuiscono, invece, le vittime tra i motociclisti (-6,8%), nonostante rimanga una delle categorie più a rischio tra tutte quelle elencate in questo paragrafo. Dato in diminuzione anche per i ciclisti (-13,8%), così come per gli automobilisti (-3% rispetto al 2017).

Dal 2010 a oggi

Se l’indagine prende in considerazione il numero di morti sulle strade italiane dal 2010 al 2018 (incluso), si scopre che il numero di morti è calato del 19,2%. Un dato importante, ma comunque inferiore rispetto alla media europea, dove invece la contrazione ha raggiunto un valore medio pari al 21%.

Decessi in aumento tra i giovani e giovanissimi

Tra le 3.325 vittime di incidenti stradali nel 2018, si segnala un aumento di decessi nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Sono, invece, in diminuzione le morti tra i minori di età compresa dai 0 ai 14 anni (-9, per un totale di 34 vittime). A tal riguardo, occorre ricordare che il Governo italiano ha lanciato l’iniziativa Vision Zero in relazione alle morti infantili, un traguardo che, però, rimane ancora lontano.

Obiettivo dell’Unione Europea

L’Unione Europea ha posto come obiettivo la diminuzione fino al 50% del numero di vittime causate da incidenti stradali entro il 2020. In Italia, secondo i dati elaborati dall’Istat, sono state poche le province che hanno raggiunto questo traguardo. La migliore è stata la provincia di Barletta-Andria-Trani, dove i decessi sono diminuiti del 66%. Bene anche le provincie de L’Aquila e Campobasso, che raggiungono entrambe un dato superiore rispetto a quello richiesto dall’Ue (-52%). Promosse, infine, altre tre province: Taranto (-51%), Terni e Agrigento (entrambe -50%).

Indice di mortalità in Italia: palma nera al Sud Italia

La media dell’indice di mortalità si è attestata nel 2018 a 1,9 morti ogni 100 incidenti stradali. Il tasso più alto è stato registrato nella provincia del Sud Sardegna, dove sono morte 6,5 persone ogni 100 sinistri, seguita a ruota da Vibo Valentia e Vercelli, che completano il podio rispettivamente con 6,2 e 6 vittime su 100 incidenti). Male anche Benevento e Catanzaro, con un indice di mortalità pari a 5,3 e 5,1, ben superiore rispetto al tasso medio nazionale.

Le province italiane dove il tasso di mortalità è più basso

Nelle province di Ascoli-Piceno (Marche), Rimini (Emilia Romagna), Milano e Monza (Lombardia), l’indice di mortalità è inferiore all’1%. Ciò significa che, su 100 incidenti, muore in media meno di una persona. Sono dati in netta controtendenza rispetto a quelli registrati nelle province in cui, invece, il tasso di mortalità è superiore.

La causa principale degli incidenti stradali

Il fattore principale che nel 2018 ha causato più incidenti stradali in tutto il territorio italiano è la distrazione, dovuta, a sua volta, da mancanza di sonno, stile di vita irregolare ed eccessiva stanchezza. Nel suo rapporto, l’Istat sottolinea come un importante elemento da tenere in considerazione quando ci si mette alla guida è la propria condizione psicologica. I segnali da tenere principalmente sotto osservazione sono stress e nervosismo.

Uso del telefonino, condizioni dell’asfalto e alta velocità

Lo smartphone viene considerato come la principale fonte di distrazione quando si è alla guida e, di conseguenza, il telefonino è uno dei maggiori responsabili degli incidenti sull’intera rete stradale italiana. I più colpiti dalla sindrome dello smartphone sono gli automobilisti ma, anno dopo anno, si registrano sempre più contravvenzioni anche tra i motociclisti e i ciclisti. Altre due cause che rendono più probabile un incidente sono le cattive condizioni dell’asfalto e l’alta velocità del conducente.

Incidenti stradali in città, la scelta intelligente degli automobilisti

A fronte del numero di incidenti stradali in città, che non accenna a diminuire in maniera importante, come testimoniato dall’ultimo rapporto Istat valido per l’anno solare 2018, gli automobilisti sono sempre più orientati verso l’acquisto di auto usate. Una scelta intelligente, che porta il guidatore a risparmiare rispetto all’acquisto di una nuova auto e nell’eventualità di una riparazione della macchina conseguente a un sinistro stradale.