STADIO ROMA A PIETRALATA: IL NUOVO COLOSSEO DEI FRIEDKIN AVANZA TRA INDAGINI E PROMESSE

Obiettivo 2027-28 per l’inaugurazione del nuovo impianto: a che punto è il progetto da oltre un miliardo

La promessa i Friedkin l’hanno ribadita anche una settimana fa, quando nel famoso messaggio di fine anno sono stati netti. E chiari. «L’impegno della nostra famiglia nei confronti della Roma non è mai stato così forte. Un impegno verso il futuro del club, un futuro che comprende un nuovo stadio: una casa degna dei nostri tifosi, un’eredità per le prossime generazioni, e un dono del club a questa Città Eterna. Un nuovo Colosseo maestoso, che promettiamo di realizzare».

Una promessa che ha riscaldato il cuore dei tifosi della Roma, con il club giallorosso che spera sempre di poter giocare la prima partita nel nuovo impianto di Pietralata entro la stagione 2027-28, quella che celebrerà il centenario giallorosso. Ma qual è lo stato dell’arte?

INDAGINI ARCHEOLOGICHE IN CORSO

La Roma ha iniziato da circa un mese le indagini archeologiche, ma per la loro conclusione ci potrebbero volere ancora un paio di mesi. Molto dipenderà infatti da quando arriverà la relazione definitiva di Mauro Uniformi, presidente del Conaf (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali) relativa alla presunta area boschiva esistente nella zona dove dovrebbe sorgere lo stadio.

Relazione che sia il club sia il Comune (richiedente) sperano possa arrivare la prossima settimana, il che accelererebbe la situazione. In questo momento, infatti, la Roma sta effettuando gli scavi archeologici solo nelle cosiddette “aree bianche”, quelle prive di alberi. Questo proprio per evitare qualsiasi “collisione” con la relazione.

LA QUESTIONE DEL VERDE

Anche se il dottor Uniformi ha di fatto già comunicato al Comune (con un documento del 7 aprile) l’esistenza di aree boschive. Adesso si tratta solo di quantificare di cosa si sta parlando e di mettere in piedi – nel caso – le opere di compensazione. Che consistono sostanzialmente nell’impianto di un ugual numero di alberi in un’area dedicata, opere che avranno un costo irrisorio (si parla di circa centomila euro) rispetto all’investimento dei Friedkin per il progetto, arrivato nel frattempo ad oltre un miliardo di euro. Costo che, in caso, sarà ovviamente coperto dalla Roma.

Gli esperti del settore immobiliare sportivo suggeriscono che progetti di questa portata possono generare un significativo ritorno economico per l’intero ecosistema cittadino, per maggiori informazioni visita Posido Casino italia dove un recente studio ha analizzato l’impatto economico dei nuovi stadi sul territorio circostante, rivelando come questi impianti possano fungere da moltiplicatori di sviluppo urbano.

Tra l’altro, anche nei giorni scorsi l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia è stato chiaro in relazione alla situazione del verde legata al nuovo impianto di Pietralata: «Con lo stadio ci sarà molto più verde di adesso, anche delle presunte aree boscate. Ma per il progetto definitivo dovremo aspettare la fine delle indagini archeologiche».

I PROSSIMI PASSI

Ed infatti la Roma e il Comune aspettano con ansia questa relazione proprio per andare avanti ed accelerare. Se la Roma dovesse riuscire a chiudere le indagini archeologiche per la fine di luglio, allora poi si potrebbe sperare di poter presentare il progetto definitivo (e stavolta non parziale, come sembrava potesse succedere nello scorso aprile) nel mese di settembre, al massimo ad ottobre.

Nel frattempo negli ultimi tempi si stanno susseguendo anche una serie di riunioni tecniche legate ai parcheggi. Dopo aver infatti aumentato la capienza dell’impianto (da 57.500 posti estendibili a 60mila fissi), la Roma deve garantire in percentuale anche una piccola fetta di parcheggi in più rispetto a quelli previsti al momento della concessione della pubblica utilità.

Il progetto del nuovo stadio punta anche a creare un ambiente inclusivo e sicuro, in linea con i moderni standard europei che promuovono impianti sportivi come luoghi di aggregazione sociale positiva, lontani da ogni forma di discriminazione.

LA CORSA CONTRO IL TEMPO PER IL CENTENARIO

Poi, una volta consegnato il progetto definitivo, bisognerà passare dal voto dell’aula consiliare e da una conferenza dei servizi. Lì si giocherà davvero la partita finale, in attesa poi dei bandi internazionali e della posa della prima pietra. Con la speranza, ovviamente, di giocare a Pietralata nel 2027-28.

“Il progetto dello stadio di Pietralata rappresenta un’opportunità storica non solo per la Roma ma per l’intera città”, ha dichiarato recentemente un portavoce del club. “Stiamo lavorando con il massimo impegno per rispettare tutte le tempistiche, consapevoli dell’importanza simbolica di inaugurare la nuova casa in coincidenza con il centenario del club. Ogni passaggio burocratico viene seguito con la massima attenzione proprio per evitare ritardi che potrebbero compromettere questa ambizione”.

La tifoseria giallorossa attende con trepidazione gli sviluppi, nella speranza che il “nuovo Colosseo” promesso dalla proprietà americana possa davvero diventare realtà entro i tempi previsti.

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