Carpfishing che passione!
Gli amanti della pesca potrebbero offendersi al sentire definire il loro un semplice hobby. Per molti si tratta di una vera e propria filosofia di vita. Parlando con loro vi diranno che si tratta di una malattia (ebbene si, molti la definiscono così) dalla quale per niente al mondo vorrebbero guarire.
Si tratta della via di fuga ideale per sconnettersi dalla frenesia della propria quotidianità, per rifugiarsi nel bel mezzo della natura, godere della tranquillità di un posto isolato con la sola compagnia del rumore dell’acqua che si infrange delicatamente sulla riva o delle foglie che si muovono al soffio del vento.
Il tutto accompagnato dal piacere di veder ricompensata la propria pazienza con la cattura di una preda. Questa è la pesca: momenti di puro relax e pazienza, scanditi dall’eccitazione coinvolgente della cattura del pesce.
Concetti base del carpfishing
Uno dei “movimenti” che prende sempre più piede tra gli amanti della pesca sportiva è il carpfishing. Così come viene suggerito dalla parola stessa, si tratta della cattura delle carpe, un particolare tipo di pesce di acqua dolce che può raggiungere dimensioni e pesi davvero importanti.
Se dovessimo riassumere in poche parole i concetti fondamentali che regolano questo particolare tipo di pesca, potremmo dire che sono: pieno rispetto per l’ambiente e per la preda.
Chi la pratica sa che, rispetto alle sessioni di pesca più consuete, quelle di carpfishing hanno una durata più lunga, che può andare dalle poche ore a diversi giorni. Ecco perché, strettamente legata al concetto di di carpfishing è la propensione al campeggio, alla completa immersione nell’ambiente che si è scelto per effettuare la propria sessione di pesca.
Abbiamo parlato del rispetto nei confronti della preda. Questo si rispecchia soprattutto nella pratica di rilasciare il pesce dopo che questo viene catturato. Ebbene sì, trattandosi di una pesca No-Kill, il fine ultimo non sarà quello di portare a casa il pesce come “bottino” ma semplicemente fare una foto ricordo con esso e poi riconsegnarlo al suo habitat naturale.
Tutto questo viene fatto prendendo delle misure di precauzione mirate per preservare il buono stato di salute del pesce. La prima di questa è l’utilizzo di un materassino in PVC imbottito da materiali morbidi, realizzato specificamente per non rovinare la pelle e la viscosità della carpa, quando questa verrà riversata al suo interno. Nel frattempo il pescatore avrà cura di bagnarla e di togliere l’amo senza danneggiarla.
Per facilitare questo processo, viene utilizzata una tecnica di innesco unica, laddove le boiles sono collegate all’amo mediante un filo, chiamato anche capello. In questo modo l’amo rimane scoperto ed avrà molte più probabilità di agganciarsi al labbro inferiore del pesce, che è una zona prevalentemente cartilaginea. Il danno sarà così per lui davvero minimo.
L’espansione del carpfishing ha portato all’apertura di numerosi negozi di pesca specializzati nella vendita di attrezzature adatte, come Pesca Sport San Polo, che mette a disposizione dei propri clienti non solo un vastissimo assortimento di esche, abbigliamento e tutti gli accessori indispensabili per la pesca, ma anche l’esperienza e la passione dei titolari.