Sappiamo bene quanto sia importante poter fare sempre affidamento sui servizi digitali, che ci semplificano la vita e ci supportano nello svolgimento di tutta una serie di attività quotidiane. Esperienze che per alcuni cittadini di Milano sono state rese molto difficili in questi giorni: alcune decine di famiglie si sono ritrovate a fare i conti con una brutta sorpresa, ovvero l’assenza improvvisa della connessione internet veloce.
Colpite la zona sotto la Madonnina e San Donato
L’operatore, infatti, avrebbe spento e disattivato l’apparato responsabile di fornire a molti condomini – ubicati in zona San Donato e sotto la Madonnina – la copertura in fibra ottica. Stupisce, tra l’altro, che il problema sia sorto proprio a Milano che è cuore pulsante dell’industria e della tecnologia oltre che del design. Ma la vicenda, che adesso è finita sotto i riflettori, inizia da più lontano.
I disagi infatti sono cominciati a metà del mese di gennaio scorso, quando l’azienda avrebbe provveduto a disattivare una fibra tra le prime posate nel capoluogo meneghino. Pur non trattandosi di una tecnologia ultra moderna, ha contribuito negli ultimi anni a supportare migliaia e migliaia di famiglie della zona a navigare a 100 mbps. Ecco spiegato il motivo per cui il disagio è particolarmente sentito tra i cittadini.
L’operatore ha già fatto sapere che, per attenuare e rimediare all’inconveniente, è alla ricerca di soluzioni alternative, rendendosi disponibile ad andare incontro alle esigenze dei clienti nel minor tempo possibile. In caso contrario, per usufruire al meglio al meglio dei servizi digitali è importante valutare tutte le opzioni. Siamo ormai abituati ad affidarci sempre più spesso ai portali web per acquistare beni e servizi: una regola d’oro che vale anche per la fibra internet. La cosa migliore da fare è sondare le offerte internet wireless sui portali dedicati, che raccolgono piani e costi.
L’urgenza di trovare soluzioni alternative all’assenza di internet
Dunque per molti in questi giorni a Milano vi è l’impossibilità di poter usufruire nel modo adeguato di una connessione internet (o di usufruirne affatto). L’operatore ha fatto sapere che l’intervento comporterà per alcuni un upgrade migliorativo, ad ogni modo per tanti altri si tratterà invece di tornare indietro e di parecchio, ovvero a una velocità di download di soli 8 mbps (veramente molto lenta, un passo indietro nettamente peggiorativo).
Sembra che l’azienda stia al momento gestendo la migrazione tecnologica di alcuni utenti attestati in una centrale destinata dal proprietario ad altro uso. Un bel disagio, considerando il fatto che sempre più persone vivono gli ambienti di casa per un tempo maggiore e che lo smart working è ormai iper diffuso. Tra l’altro, l’urgenza di trovare una soluzione alternativa è legata anche al fatto che i civici dove la rete dell’operatore coinvolto nella vicenda era già presente sono stati scartati da altre aziende che hanno posato la fibra. Il disagio ha colpito indiscriminatamente, creando problemi di vario tipo, persone che per anni hanno continuato a utilizzare quella stessa fibra che adesso viene disattivata. La data ultima prevista per il blackout totale è indicata per la fine del mese di febbraio.