San Maurizio

Cenni Storici
Fu edificata, probabilmente da G. G. Dolcebuono nel 1503. San maurizio si trovava fra i chiostri del Monastero Maggiore, un antico cenobio di benedettine la cui data di fondazione non è certa, ma dovrebbe essere fra il VI e il VIII secolo d.C. Il convento fu soppresso nel 1798 per poi essere sacrificato alle esigenze del traffico nel 1863.

Rilevanza Artistica
San Maurizio, come la maggior parte delle chiese conventuali, ha l’interno suddiviso in due aule, di cui l’anteriore era destinata ai fedeli, la posteriore alle funzioni delle monache. Entrambe sono impreziosite dagli splendidi affreschi di una serie di famosi artisti del 1500. Tra tutti spicca Bernardino Luini che, su commissione del nobile A. Bentivoglio, che voleva festeggiare l’entrata in convento della figlia, ci lavorò tra il 1522 e il 1529. Prestigiose anche le altre firme: Foppa, Boltraffio e Bergognone hanno lasciato meravigliose pitture che fanno di San Maurizio una gloria quasi unica del Rinascimento lombardo e milanese.

Curiosità
Il Monastero maggiore era il più importante tra la moltitudine di conventi che esistevano a Milano. La madre badessa godeva di previlegi degni di una regina: ad ogni uscita dal cenobio incedeva per le vie adornata con un preziosissmo diadema seguita da uno stuolo di arcieri. Si può immaginare lo sdegno dell’ultima madre badessa quando il “dì trenta brumale dell’anno settimo repubblicano”, ovvero il 30 ottobre del 1798, il commissario del direttorio della Cisalpina lesse alle benedettine il decreto di soppressione del convento che, per colmo di ironia, cominciava con le parole “In nome di Dio…”

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