L’8 maggio 2025, dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, si è affacciato Robert Francis Prevost, il primo Papa americano della storia, che ha scelto il nome di Leone XIV. Un Pontefice che rompe molti schemi: amante dello sport, laureato in matematica, con un forte interesse per le scienze tecniche e per le nuove tecnologie. L’elezione di Leone XIV è arrivata dopo un conclave seguito con intensità dai media e dai bookmaker di tutto il mondo, che hanno trasformato la votazione papale in un vero evento globale. In questo articolo esploriamo il fenomeno delle scommesse sul conclave, le passioni sportive del nuovo Papa e il suo orientamento verso la tecnologia e l’intelligenza artificiale.
I bookmaker e il conclave: quote, previsioni e sorprese
Come ormai accade da diversi anni, il conclave è diventato terreno fertile per le scommesse. I bookmaker britannici in particolare – tra cui Paddy Power e William Hill – hanno aggiornato in tempo reale le quote sui cardinali più papabili. Inizialmente, il favorito era Pietro Parolin, ma con il passare delle ore è emerso il nome di Luis Antonio Tagle, la cui quota è scesa fino a 3, superando Parolin fermo a 3,50. Altri candidati come Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa erano quotati a 6, mentre il cardinale Peter Turkson ha visto la sua posizione scendere da 5 a 9.
Alcuni tabloid britannici hanno trattato il conclave con lo stesso tono usato per la famiglia reale, ironizzando sul “reality show vaticano”. Non sono mancate citazioni surreali: in passato, tra i nomi papabili erano spuntati anche Bono Vox e Boris Johnson. Il Financial Times ha addirittura collegato la salita o la discesa delle quote a dinamiche geopolitiche, come l’accordo segreto tra Vaticano e Cina del 2018. L’attenzione dei media internazionali è stata altissima, e la fumata bianca, attesa da giorni, è arrivata al quarto scrutinio, proprio l’8 maggio, come previsto da molte agenzie di scommesse (per maggiori informazioni visita Rollinio Scommesse).
Chi è Leone XIV: il primo Papa americano della storia
Robert Francis Prevost, nato negli Stati Uniti, è un missionario agostiniano, teologo e giurista, già prefetto del Dicastero per i Vescovi. Con l’elezione a Leone XIV, rompe una tradizione lunga secoli, diventando il primo Pontefice americano. Ha vissuto oltre un decennio in Perù, dove ha svolto un’intensa attività pastorale e sociale. La sua formazione è imponente: laureato in matematica presso la Villanova University, ha poi ottenuto un master in teologia e un dottorato in diritto canonico a Roma.
Il suo profilo piace sia al mondo accademico che a quello pastorale: il Papa unisce solidità intellettuale, umanità missionaria e una visione moderna della Chiesa globale. La scelta del nome Leone richiama i Papi riformatori del passato, ma anche la forza e la decisione nel guidare la comunità cattolica nel XXI secolo.
Sportivo e tifoso: tennis, calcio ed equitazione al centro della sua vita
La stampa internazionale ha subito messo in evidenza il lato più “popolare” di Leone XIV: la sua passione per lo sport. È un appassionato tennista amatoriale, tanto da dichiarare che gli piacerebbe “tornare a giocare, se il tempo lo permette”. Proprio durante gli Internazionali d’Italia in corso a Roma, ha fatto visita ai campi, ricevendo l’affetto del pubblico. Alcuni lo hanno visto interrompere una partita esibizione, in segno di rispetto per l’evento in corso.
Il nuovo Papa è anche tifoso di baseball, in particolare dei Chicago White Sox, ma simpatizza per la squadra di calcio della Roma, creando subito un ponte con la sua nuova città. Inoltre, Leone XIV ama l’equitazione: è stato più volte fotografato a cavallo, in tenuta sportiva, un’immagine inedita per un Pontefice. Il suo amore per lo sport è stato accolto con entusiasmo dai media, che lo hanno definito il “Papa atleta del popolo”.
Papa matematico: fede, logica e scienza
Ma ciò che distingue davvero Leone XIV è il suo background scientifico. Laureato in matematica, ha sempre mostrato un interesse profondo per il pensiero logico, la razionalità e la tecnologia. In diverse interviste precedenti al conclave, aveva parlato dell’importanza di una Chiesa che dialoga con la scienza, non in opposizione, ma in collaborazione. Questo lo avvicina non solo al mondo accademico, ma anche alle discipline STEM e alle sfide globali della transizione digitale.
È probabile che sotto il suo pontificato vedremo un rinnovato interesse per le nuove tecnologie, e in particolare per l’intelligenza artificiale. Secondo indiscrezioni vicine alla Curia, Leone XIV intende convocare nei prossimi mesi una conferenza internazionale su etica, AI e fede, segno che la Santa Sede intende giocare un ruolo attivo nella governance tecnologica globale.