Il caos della vita quotidiana metterebbe chiunque K.O, per questo motivo è bene trovare delle pratiche ci portino al relax e rilassino la nostra mente. Ecco perché sempre più persone decidono di darsi al giardinaggio, in particolar modo quello zen. Si tratta di uno stile orientale in cui trovare la propria pace interiore, dove sfuggire dallo stress e dai problemi. Certamente è un qualcosa che bisogna fare con calma e con tanto amore, ma per fortuna al giorno d’oggi grazie a internet non c’è bisogno di comprare gli strumenti per realizzarlo, ma si possono tranquillamente affittare, come capita in altri settori: ad esempio negli uffici della Capitale sempre più datori di lavoro decidono di affidarsi al noleggio stampante Roma per usufruire di macchinari di ultima generazione.
Come crearlo
Chiaramente non si progetta un giardino Zen dall’oggi al domani. C’è tutto uno studio dietro da dover affrontare, entrare nel mood creando un ambiente confortevole con pochi elementi. Dobbiamo considerare un po’ il giardino zen come una metafora della vita in cui c’è bisogno di piccole cose per poter andare avanti con serenità e pace, circondandosi di natura. Per questo motivo prendete appunti e disegnate ciò che per voi dev’essere un giardino zen che rispecchi le vostre caratteristiche.
In particolar modo è opportuno seguire quattro principi base: l’asimmetria, il contrasto e la natura. Sul concetto di asimmetria la filosofia zen non accetta forme regolari, ma devono seguire ciò che piace e naturale, andando quindi a togliere l’artificiale dal proprio pensiero. Il contrasto, invece, consente di poter inserire elementi che apparentemente sembrano stare bene, ma che in realtà non è così: ad esempio non è raro trovare giardini che abbiano alberi maestosi e poco dopo alberi alti 30 centimetri. La natura, invece, è quello base, su cui si fonda tutto il progetto di realizzazione di un giardino giapponese zen.
Quali elementi inserire
Ci sono inoltre degli elementi che devono assolutamente esserci in un giardino zen, come le pietre, la ghiaia e la sabbia bianca. Parlando del primo elemento, le pietre, queste devono essere grezze e con forme irregolari, sempre seguendo il principio di asimmetria. Inseritele tutte in modo casuale, non seguendo uno schema logico, in modo da andare a realizzare un vialetto di tutto rispetto! Questo ci deve portare a un prato, un boschetto o comunque mai a un luogo chiuso.
Ovviamente che giardino zen è se non è presente l’acqua. Questa viene rappresentata anche in maniera simbolica con ghiaia e sabbia andando a fare dei disegni che ricordino le onde. Ovviamente in caso di inserimento al suo vero stato, l’acqua la possiamo ritrovare sotto forma di piccolo laghetto oppure di cascata, elemento importantissimo, dando particolare attenzione al rumore che fa quando cade.
Le piante utilizzate, invece, servono a creare armonia e un senso di pace. Spesso possiamo trovare i bambù, pino, acero e rododendro. Per aumentare la profondità è una buona soluzione collocare le piante piccoline sul fondo, mentre le grandi al centro, così da dare la sensazione di immensità.
Realizzarlo in miniatura
I giardini zen possono essere realizzati anche in miniatura, quindi da tavola, per una grandezza massima di 200 x 150. Sono utili per meditare e per riflettere, creando un senso di pace. Chiaramente rispecchiano tutti i canoni che abbiamo descritto più sopra. Ecco quindi che se non si ha la possibilità di poter realizzare un giardino zen, la soluzione miniatura è la più adatta.