Si può prevedere l’esito di una slot machine online?

La legge parla chiaro: le slot machine online devono garantire l’aleatorietà del risultato. Di conseguenza la risposta alla domanda posta in questo articolo non ammette repliche o eccezioni: no, in nessun modo è possibile prevedere l’esito di una slot machine online.

Eppure, i forum e i blog di settore sono pieni di presunti trucchi per sbancare al casinò online indovinando il momento in cui una slot machine inizierà a pagare. Sono fondati questi trucchi? Assolutamente no, basta conoscere il modo in cui funzionano le slot online per averne la certezza.

  1. Il principio della casualità nel casinò online

L’esito di una giocata alle slot machine non può essere pronosticato. Tutte le slot machine presenti sui siti autorizzati dall’Agenzia Dogane e Monopoli si basano su software di gioco progettati per offrire un risultato casuale, proprio come avviene in una slot machine tradizionale. Al contempo, il slot assicura il rispetto di una certa probabilità di vincita, tradotta in RTP, valore di cui parleremo più avanti.

Se la slot permettesse di prevedere il risultato, sarebbe automaticamente una slot machine truccata. Ma a vigilare sulle piattaforme di gioco intervengono sia l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sia la Sogei (società informatica controllata al 100% dal Ministero Economia e Finanza). I software di gioco vengono inoltre testati e certificati dagli Enti di Verifica Accreditati (EVA), società di consulenza specializzate nei processi di questo tipo.

A ben vedere, vista anche la macchinosità dei processi di validazione delle piattaforme di gioco, non si capisce dove starebbe per i gestori del gioco d’azzardo la convenienza nell’offrire casinò truccati. I margini di guadagno con l’attività legale sono già abbastanza elevati, mentre i rischi in caso di attività illegale sarebbero consistenti.

Eppure, in rete, di trucchi si parla moltissimo ed è pieno di sedicenti guru che offrono consigli per gabbare il casinò.

Si va dai sistemi di puntate (1 euro ai primi 50 giri, poi 50 centesimi ai giri successivi e così via) alle teorie sui casinò in grado di offrire vincite selezionando tra tutti i giocatori i clienti migliori. Non mancano poi i sistemi basati su presunti bug dei software di gioco o i trucchi per “crackare” il casinò online, come se chiunque potesse improvvisarsi hacker della rete e manomettere una piattaforma di gioco accreditata e ospitata su server sicuri.

L’assurdità di queste ipotesi è sotto gli occhi di tutti, mentre l’unico trucco per aumentare le chances di vittoria è prendere dimestichezza con il concetto di RTP.

L’RTP non è altro che il Return to Player, ovvero la percentuale restituita dalla slot ai giocatori in termini di vincite. Quest’ultimo non corrisponde mai al 100%, altrimenti non ci sarebbe margine per il casinò, ma più è alto e maggiori saranno le percentuali di vincita da parte dei giocatori. Tra una slot e l’altra, l’RTP può variare anche sensibilmente (un’occhiata alle varie categorie di slot del principale gestore italiano e sarà subito chiaro), per cui è molto importante scegliere la slot in base all’RTP. Ma attenzione: nemmeno un RTP molto alto o vicino al 100% si tradurrà mai in una vittoria assicurata. Il valore del Return to Player è un valore statistico calcolato su un grande numero di rullate, perciò la distribuzione dei premi non potrà essere uniforme né nel tempo né tra i giocatori.

Un discorso simile va fatto anche per le slot machine su rete fisica, cioè le classiche slot da bar.

  1. Slot machine online, la frode è sempre dietro l’angolo

Le slot da bar si basano su software che riproducono il meccanismo della roulette garantendo, come per le slot online, casualità e una certa probabilità di vittoria. Ogni tentativo di anticipare le mosse della slot è perciò sprecato. Sono assurde, per esempio, le teorie secondo le quali una slot che ha pagato poco nelle ultime ore o nell’ultima giornata ha più probabilità di pagare. Ad ogni rullata, i simboli hanno sempre la stessa probabilità di uscire rispetto alla rullata precedente, perciò gli appostamenti dietro alle slot occupate da altri clienti non portano a nulla.

Riuscire ad entrare in possesso dei dati di pagamento delle slot significa perciò mettere in atto una truffa.

Un servizio realizzato nel 2013 da Nadia Toffa per il programma Le Iene svelò diversi anni fa che le slot da bar permettevano con un piccolo trucco di avvicinarsi molto ad una previsione esatta del risultato. La notizia fece parecchio discutere. La cronista, in quell’occasione raccontò che per gli esercenti dei locali era possibile indicare le slot machine che offrivano maggiori probabilità di vittoria. Per riuscirci, bastava semplicemente aprire la slot e monitorare su un display interno in quale stadio del ciclo di pagamento fosse ogni singola slot (per le slot su rete fisica, il numero massimo di giri per ogni “ciclo di pagamenti” stabilito dalla legge è di 40.000). Qualora vi fossero state slot (vicine alla fine del ciclo) che non avevano ancora pagato nella percentuale minima imposta dalla legge, allora tali slot avrebbero necessariamente concentrato le vincite negli ultimi giri rimasti prima della conclusione del ciclo stesso. In sostanza, quello era il segnale inequivocabile che la slot era prossima a pagare e che una giocata avrebbe garantito una sicura vittoria. Con questo sistema, alcuni gestori presero a giocare alle slot del proprio locale per realizzare le vincite, mettendo in atto un comportamento sleale e scorretto nei confronti degli stessi clienti.

In altri casi, invece, la truffa riguardò la vera e propria contraffazione delle schede del software di gioco, con furti ai danni dello Stato di centinaia di migliaia di euro.

Purtroppo la rete fisica del gioco d’azzardo resta più suscettibile a fenomeni di frode rispetto al mondo on-line, ed è per questo motivo che le le slot da bar (o “newslot”) verranno gradualmente abbandonate a favore delle slot VLT (anch’esse su rete fisica ma connesse in rete ad un server centralizzato) e dei casinò on-line.